Quando il vostro veicolo finisce al centro di rottamazione auto gratis a Roma, potreste domandarvi che fine fanno le parti più inquinati. A farci caso, In un’automobile ci sono diverse parti che sono altamente inquinanti che quindi vanno trattate adeguatamente affinché diventino inerti e innocue. I rifiuti pericolosi per l’ambiente hanno un percorso ad hoc che deve esser sempre rispettato. Anche per questo motivo, è fondamentale rivolgersi sempre e solo a un centro di rottamazione auto gratis a Roma autorizzato e in regola.
Che cosa succede dal punto di vista amministrativo
Per quanto riguarda il lato amministrativo, le parti inquinanti devono essere indicate su un registro apposito che è proprio per ogni centro. A fine anno, il registro serve per fare un bilancio dei rifiuti pericolosi che sono stati trattati. Si utilizza per compilare il MUD, cioè il modello unico di dichiarazione ambientale. Ovviamente, è un processo a cui si sottopongono solo i centri abilitati e iscritti al registro dei rottamatori, una sicurezza in più perché il vostro veicolo sia demolito in maniera corretta e senza rischi per l’ambient naturale. Solo i centri specializzati sono tenuti a rispondere agli obblighi che derivano in materia ambientale, proprio come ogni cittadino risponde della sua produzione di rifiuti domestica.
Che cosa succede alle parti del veicolo
Quello che però probabilmente vi interessa di più è il alto pratico. Un rifiuto pericoloso deve essere scorporato di ogni sua parte pericolosa. Più precisamente, sia tratta di parti in plastica, pneumatici, vetri, olio e carburante. I materiali vengono differenziati per essere convogliati verso i centri più appropriati dove verranno trasformati in altre risorse.
Una volta che del vostro mezzo da rottamare resta solo l’involucro, questo viene frantumato e compattato grazie a un impianto specifico. La parte metallica va separata per essere destinata alle acciaierie. Per quanto riguarda la parte non metallica, non è possibile riciclarla e destinarla altrove perciò resta un rifiuto indifferenziato, che in gergo viene indicato con il termine fluff.